Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  maggio 28 Venerdì calendario

automobilista e Maoista Leggendo l’articolo ”Suggeriamo una nuova formula per il bollo di circolazione” (

automobilista e Maoista Leggendo l’articolo ”Suggeriamo una nuova formula per il bollo di circolazione” (...) ho arguito che il vostro è un giornale al servizio del capitalismo. Ci vuole poco a comprenderlo; infatti come dice Mao-Tse-Tung: ”In una società divisa in classi ciascuno vive come un appartenente ad una determinata classe”, ed ogni pensiero porta necessariamente l’impronta di una classe, e anche troppo forte è l’impronta che voi lasciate sulla vostra rivista. Infatti prima svelate la vostra tendenza capitalista nell’articolo sul bollo di circolazione, riducendo di più di un terzo la tassa della ”Iso Rivolta”, macchina da milionari, mentre aumentate quella delle ”500” e delle ”600” Fiat, diffuse più che altro tra i lavoratori; poi confermate il vostro vile servilismo al capitale affermando che preferite occuparvi delle imbarcazioni piuttosto che delle motociclette, essendo le prime il secondo stadio cui giungono i ricchi dopo le automobili, mentre vi fa schifo occuparvi delle seconde che rappresentano il primo passo verso la motorizzazione. E per citare di nuovo Mao-Tse-Tung, sappiate che: ”Lo spietato sfruttamento economico e la crudele oppressione politica esercitati dalla classe dei capitalisti sugli operai hanno costretto questi a numerose rivolte contro il dominio di quella classe”: forse volete scatenare una rivoluzione? Sappiate che bisogna rimanere nella legalità e ci rimarremo, a costo di dover imbracciare il mitra e di dover appiccicare al muro tutti i nemici del popolo! Antonello Dominici, Roma Novembre 1967