Quattroruote Novembre 1971, 28 maggio 2004
Automobilista antiposteggiatori In qualità di automobilista antisegue dalla prima L’uomo si adatta all’inquinamento Vi avevo scritto mesi fa esprimendo la mia sorpresa per il vostro insistere sulla questione dell’inquinamento (
Automobilista antiposteggiatori In qualità di automobilista antisegue dalla prima L’uomo si adatta all’inquinamento Vi avevo scritto mesi fa esprimendo la mia sorpresa per il vostro insistere sulla questione dell’inquinamento (...) Non vi sembra di esagerare, seminando panico? Proprio in un recente film si parla di un flagello che colpiva, anni fa, una celebre città balneare italiana: le autorità e gli albergatori e gli addetti al turismo cercarono di soffocare le cose, e nascondere il pericolo; non sarà stata una faccenda molto encomiabile, però non successe nulla di catastrofico (...) Oggi non c’è nessuna pestilenza, ci sono i mari non puliti come qualche anno fa, c’è lo smog, che invece, nonostante quello che volete far credere voi, è in buona parte causato dalle automobili, però non si può parlare di epidemie dovute a questo. proprio necessario che anche voi insistiate tanto? Non dovete ignorare che tanto allarme è anche esagerato, anche perché l’organismo animale si adatta a tutto: c’è un’evoluzione nell’adattamento all’ambiente, per cui veleni che un tempo uccidevano certi insetti oggi sono da essi tollerati, come le medicine un tempo infallibili, oggi sono inefficaci: è il caso di molti tipi di penicillina. Quindi anche l’anno scorso l’esortazione a non fare i bagni: tutti li hanno fatti, e nessuno s’è ammalato. Torno a dirvi che fate male a pubblicare articoli come ”Inquinamento: una minaccia spaventosa” perché esagerano e ci si chiede perché li pubblichiate. Scusatemi se vi scrivo la seconda volta muovendovi rimproveri. Secondo Premoli, Pavia Novembre 1971