Dario Di Vico, "Corriere della Sera" 28/5/2004 pagina 17, 28 maggio 2004
CEFIS SI RITIRA/1
Nel 1977 Eugenio Cefis lasciò la Montedison, ci era arrivato dall’Eni nel ’73, e si ritirò a Lugano (dove è poi sempre rimasto). Enrico Cuccia la prese male. Stette zitto un mese o due e poi andò a trovare Cefis, gliene disse di tutti i colori, lo accusò d’averlo lasciato solo «come un birillo tra le bocce». E poi proferì la frase ad effetto: «Pensavo che lei, Cefis, facesse il golpe e invece se ne è andato». L’ex partigiano non si scompose, diede al banchiere del «matto» e replicò che «chiunque pensasse che in Italia fosse possibile un golpe appoggiato dall’esercito» non capiva niente di questioni militari: «Per spostare le divisioni dai confini della Jugoslavia in periferia ci vogliono quattro-cinque settimane e se ne accorgerebbero tutti. Sono cose da operetta».