Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  maggio 27 Giovedì calendario

Henger Eva

• Gyor (Ungheria) 2 novembre 1972. Pornostar. Naturalizzata italiana. «Ilona Staller e Moana Pozzi sono pornostar. Io sono un’attrice completa, diventata famosa grazie alla pornografia» (Roberto Rizzo, ”TvSette” n. 21/2001) • «[...] a 17 anni, pur di fuggire da Gyor, un paesino di frontiera dove persino i sogni erano sbiaditi, è disposta a tutto e tutto fa. Posa nuda, frequenta l’ambiente di ”Playmen” e dintorni, conosce Riccardo Schicchi, lo sposa e diventa una moglie a luci rosse: è lui che la incoraggia a girare filmini hard. ”Perché l’ho fatto? Per soldi, per curiosità e per sfinimento. Ma non era cosa per me. L’ho fatto controvoglia, non dico di essere stata plagiata, ma quasi. Senza contare che il piacere è zero. [...]” [...]» (Mi. U., ”Il Messaggero” 12/6/2005) • «Io pornostar? Direi che quei tempi sono lontani, e da molto: del resto, quanto valgo, ciò che so fare, lo dicono le mie trasmissioni, il pubblico che mi segue [...] Non dimentico proprio niente: dico solo che è stata una fase della vita. Sono una farfalla, mi piace volare, cambiare, faccio ciò suggerisce l’ispirazione. E poi quattro film hard [...] non bastano certo a creare l’immagine, a segnare la vita di una persona di successo [...] Nei film, sul set, tutto è andato bene. Avevo deciso di tentare questa esperienza. accaduto quello che mi aspettavo. stato anche molto utile per farmi capire che il mio futuro era lo spettacolo, il mondo del cinema e tv. Ma ciò che non ha funzionato sono state le persone: false, mi hanno deluso [...] Non sono una di cui si approfitta, direi che non sono stati uomini giusti, non hanno mantenuto certe promesse. Che professionalmente sia capace di fare ben altro, lo ho dimostrato dopo [...]» (Antonella Leoncini, ”La Stampa” 27/5/2004).