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 2004  maggio 27 Giovedì calendario

Evra Patrice

• Dakar (Senegal) 15 maggio 1981. Calciatore. Del Manchester United, squadra con cui ha vinto la Champions League del 2008 perdendo le finali del 2009 e 2011 (sconfitto in finale anche nel 2004, quando giocava nel Monaco). Nazionale francese • «Detto cioccolatino ma soltanto dai suoi tifosi di Marsala che ancor oggi gli dedicano parole appassionate in Rete. Nel 1997/98, appena diciassettenne, Evrà giocò un’intera eroica stagione in C/1 col club siciliano. Pescato da osservatori italiani in un torneo giovanile in Francia, aveva seguito dapprima uno stage al Torino. Saputo che tutt’al più sarebbe finito in panchina non esitò a volare al capo opposto della penisola dove gli davano 400.000 lire al mese, ma almeno il posto in squadra era assicurato. Ala sinistra, mezzapunta nel 4-3-3, diventò una mezza leggenda a Marsala. Lo chiamavano “Erà”, “Havrè”. Qualcuno si convinse che dall’Arsenal era arrivato Vierà. Le voci corsero veloci e alla fine del campionato Evrà ebbe offerte da Lazio, Inter, Milan. Andò al Monza per soli 250 milioni beccandosi tra l’altro una serie di fregature da agenti maneggioni. Dopo dieci partite litigò con l’allenatore e venne messo fuori squadra. Senegalese nato a Dakar, figlio di un diplomatico, trasferitosi coi suoi a tre anni nella banlieu parigina (quartiere Ulysses, lo stesso di Thierry Henry), Evrà non ha avuto un’adolescenza facile. Gioca a pallone da quando aveva cinque anni, ma ha raccontato pure di essere stato costretto a fare l’elemosina in strada per campare. L’animo del banlieusard non si dimentica facilmente. Dopo l’avventura italiana Evrà è finito al Nizza, all’epoca di proprietà di Franco Sensi, che però lo perse nel crack finanziario della squadra francese (una storiaccia di soldi buttati e malavita in agguato). Perché nel frattempo Evrà era diventato terzino (ma di spinta), e questo nonostante guardasse la posizione con un molta sufficienza essendo nato attaccante. Nella squadra del principato dei balocchi è una delle pedine fondamentali del gioco di Deschamps, scambiandosi spesso di posizione con l’esterno sinistro Rothen, e crossando dal fondo per Morientes, Prso e Giuly - altri strepitosi cavalieri di ventura, uno esule dal Real, l’altro croato fuggito dalla guerra ed ex morto di fame, l’ultimo fantasista tascabile. Dopo essersi comprato una Porsche nera, [...] Evrà è stato premiato come miglior giovane del campionato francese» (Alberto Piccinini, “il manifesto” 26/5/2004).