Gaia Piccardi, ཿCorriere della Sera 20/5/2004;, 20 maggio 2004
La tuta di Michael Schumacher è realizzata dalle Officine Meccaniche Percivale di Ronco Scrivia (Genova): un team di sette impiegate taglia a mano 35 pezzi, la cucitura è a macchina, i loghi vengono ricamati da una sarta
La tuta di Michael Schumacher è realizzata dalle Officine Meccaniche Percivale di Ronco Scrivia (Genova): un team di sette impiegate taglia a mano 35 pezzi, la cucitura è a macchina, i loghi vengono ricamati da una sarta. Il materiale utilizzato, un tessuto sintetico chiamato Nomex, è garantito per una resistenza alle fiamme di almeno 30 secondi: una volta che fu spento dopo 28, l’ex ferrarista Gerhard Berger se la cavò senza una bruciatura (il biglietto di ringraziamento dell’austriaco, "Thanks, Gerhard", è esposto in corridoio come fosse una coppa). Peso totale 1350 grammi, le cuciture sono rigorosamente all’interno, come preteso dal campione del mondo che, pignolissimo, è capace di accorgersi se c’è un filo tirato dentro un guanto; la cintura, piatta e antisfregamento, è accorciata alle estremità per ridurre lo spessore sui fianchi. Ogni esemplare costa 1.500 euro, ne servono una quarantina l’anno (due per ognuno dei 18 Gp, gli altri per i test).