Varie, 20 maggio 2004
SINGH
SINGH Manmohan Amritsar (India) 26 settembre 1932. Economista. Politico. Primo ministro indiano (dal maggio 2004, dopo la rinuncia di Sonia Gandhi). «Ha studiato a Cambridge, Oxford e ha ricevuto numerose lauree ad honorem tra cui una a Bologna [...] La sua nomina dal Congresso ha anche un significato di pacificazione con la comunità sikh dopo gli anni delle lotte indipendentiste e dei massacri che furono all’origine dell’assassinio di Indira Gandhi. Tra le prime battute dopo aver ricevuto formalmente la lettera d’incarico ha detto che vorrebbe vedere ”il ventunesimo secolo come il secolo dell’India” [...] In un paese con quasi un terzo della popolazione sotto il livello di sussistenza, la grande esperienza e il carattere mite e cordiale di Manmohan Singh potrebbero essere decisivi per condurre a termine un’altra impresa come quella che tra il ”91 e il ”94 lo vide risanare da ministro finanziario un’economia nazionale sull’orlo del collasso. Considerato il padre di quelle stesse riforme liberiste adottate dal Bjp, nonché ex uomo del Fondo monetario internazionale ed ex governatore della Banca dell’India, Singh è stato in passato oggetto di critiche dalle stesse sinistre [...] Singh non è un politico in senso stretto. A gestire gli affari di partito» (Raimondo Bultrini, ”la Repubblica” 20/5/2004).