Alberto Statera, "Affari e Finanza", 17/5/2004 pagina 11., 17 maggio 2004
Parretti
Giancarlo Parretti, tracagnotto, dialetto umbro stretto, ex cameriere e bancarottiere che più di un decennio fa scalò la Mgm e la portò al disastro, s’è candidato sindaco di Orvieto, paese natio. La sua lista si chiama "Orvieto agli orvietani", le uscite elettorali a fianco di De Michelis fanno venire in mente i comizi di Totò candidato a Rocasecca nel film "Onorevoli": «Vota Antonio Latrippa, votàntonio...». Il programma è decisamente vago («chissenefrega» la risposta a qualsiasi tema scottante), unica promessa: «Garantirò mille posti di lavoro ai giovani orvietani». Nobile intento mutuato, in piccolo, dal milione di posti di Berlusconi, suo amico ed ex socio nella disastrosa avventura Mgm. Florio Fiorini, autore della bancarotta Sasea che gli è costata 4 anni di galera, rivela che Parretti è sempre stato un megalomane: «Estate 1990. Sono a Linate. Sto aspettando Giancarlo che deve arrivare col suo Gulfstream IV. Dobbiamo chiedere aiuto a Berlusconi per la scalata Mgm. Lui atterra e nemmeno mi saluta: «Florio, hai visto l’aereo di Silvio? Ha comprato anche lui un Gulftream IV e ci ha messo sopra i colori Finivest. Appena compriamo la Mgm, io ci metto sopra il leone ruggente». I soldi per il jet se l’era procurati vendendo con Fiorini la compagnia d’assicurazioni Ausonia: 40 miliardi a testa investiti dall’ex cameriere anche per comprare un castello in Francia dove con l’aiuto dei frati e della moglie assisteva drogati. Passata la crisi mistica, riparte la scalata alla Mgm, costellata di episodi grotteschi. Uno memorabile: il terzetto Parretti, De Laurentis e Fiorini si presenta, con una manciata d atricette, nel ranch di Ronald Reagan per offrirgli la presidenza della Mgm. L’ex presidente ce li manda senza tanti complimenti.