Eugenio Occorsio, "Affari e finanza", 17/5/2004 pagina 10., 17 maggio 2004
diabete
Tra i prodotti che nei prossimi anni potrebbero liberare i malati di diabete dalle punture c’è Exubera, insulina da inalare già registrata da Pfizer e Aventis. Altre case farmaceutiche si sono attivate nella ricerca: Novartis sta sperimentando una sostanza che stimola il pancreas a produrre più insulina, Bristol-Myers Squibb una molecola di nome "muraglitazar", Eli Lilly sta lavorando sull’Exenatide, proteina scovata nella saliva del Gila monster, lucertolone velenoso del deserto americano. Questa sorta di ramarro (nome scientifico: heloderma suspectum) ha una caratteristica: mangia di tanto in tanto ma mangia in modo smisurato, tanto da rischiare il coma diabetico. Ciononostante non gli succede niente: gli enzimi presenti nella sua saliva son capaci di inibire gli ormoni che fanno alzare la glicemia. La molecola, ricostruita in laboratorio, potrebbe entrare in commercio entro la fine dell’anno. Una così febbrile attività nella cura del diabete non si registrava dal 1924, anno in cui i ricercatori danesi Harald e Thorvard Pedersen cominciarono a produrre insulina chimica nel garage di casa loro. Motivo: secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità i malati di diabete sono 180 milioni in tutto il mondo e diventeranno 250 milioni nel 2020.In crescita anche gli effetti economici: l’Internazional diabetes foundation fissa a 1.850 euro l’anno il costo sociale di un paziente senza complicanze, quando le complicanze ci sono si può arrivare a 9.200.