Costanzo Costantini, Il Messaggero 18/05/2004 p30, 18 maggio 2004
Raccontava Flaiano nella Solitudine del Satiro: «Novembre 1958. Stavamo canticchiando io e Fellini in automobile, scendendo per Via Veneto, quando una guardia ha dato un colpo di fischietto e ci ha ingiunto di fermarci accanto al marciapiede
Raccontava Flaiano nella Solitudine del Satiro: «Novembre 1958. Stavamo canticchiando io e Fellini in automobile, scendendo per Via Veneto, quando una guardia ha dato un colpo di fischietto e ci ha ingiunto di fermarci accanto al marciapiede. Avevamo attraversato con il rosso, contravvenzione tremila lire. "Non ho un soldo", ha detto Fellini, "ma posso farle un assegno". La guardia ci ha guardato severamente. "Un momento", ha continuato Fellini, "lei mi sembra di conscerla. Facciamo così. Lei ci presta cinquemila lire, noi paghiamo la contravvenzione, lei farà bella figura con i superiori e noi con le restanti duemila lire prendiamo anche un po’ di benzina". Sospirando la guardia ha detto: "Andate, andate"». Quando si verificava questo episodio, Flaiano e Fellini stavano scrivendo il copione della Dolce Vita.