Varie, 18 maggio 2004
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Vanzan Matteo
• Dolo (Venezia) 26 novembre 1981, Nassiriyah (Iraq) 17 maggio 2004. Caporale (primo reggimento lagunari Serenissima, specialità fuciliere assaltatore) • «Per un ragazzo di campagna come lui, che amava l’avventura e non temeva il rischio, vestire la divisa dei lagunari, gli antichi ”fanti da mar” della Serenissima, ”era come stare nei marines”. Così raccontava, vantandosi un po´, nelle serate al pub Stork agli amici che gli chiedevano che faccia ha la guerra. [...] Aveva lasciato la scuola dopo le medie, Matteo, che aveva fatto a Padova, in un istituto religioso dei padri Rogazionisti [...] Dopo la scuola Matteo aveva fatto tanti mestieri, il barista, il pizzaiolo, l´idraulico, finché aveva scelto, tra il 2000 e il 2001, di fare il servizio militare nei vigili del fuoco. E qui aveva scoperto, raccontano, la sua vera vocazione: fare un mestiere ”d´azione”, che era la sua passione, aiutando gli altri, come aveva imparato dai genitori infermieri. Ma il sogno non si era realizzato, aveva prolungato il servizio di sei mesi, ma poi non lo avevano accettato. Così aveva ”ripiegato” [...] su un concorso per entrare volontario nell´esercito. Gli era andata bene, l´avevano preso, e aveva scelto di entrare nelle truppe d´assalto dei lagunari, i marines italiani, caporale fuciliere della prima compagnia del primo battaglione di stanza a Malcontenta, vicino a Marghera, nella caserma ”Andrea Bafile”. Non si era sbagliato. Gli piaceva. L´azione, il rischio, la vita avventurosa e la missione di aiutare gli altri. Tanto che aveva già deciso che, finita la ferma breve, avrebbe messo la sua firma sotto un pezzo di carta e sarebbe diventato per sempre un soldato. ”Era uno che credeva in quello che faceva - raccontano i suoi familiari - lui pensava davvero di andare a portare la pace laggiù”» (Roberto Bianchin, ”la Repubblica” 18/5/2004).