(Paolo Valentino, ཿCorriere della sera 17/5/2004. Pag. 22)., 17 maggio 2004
All’età di 85 anni è morto Robert Morgan, colonello e pilota del ”Memphis Belle”, celebre bombardiere americano B-17, che tra il 7 novembre del ’42 e il 17 maggio del ’43 compì 25 missioni (numero necessario per il ritorno in patria di un equipaggio) nei cieli tedeschi, sganciando 60 tonnellate di bombe su una quindicina di città e abbattendo 8 caccia nemici (volò per 149 ore e 20mila miglia)
All’età di 85 anni è morto Robert Morgan, colonello e pilota del ”Memphis Belle”, celebre bombardiere americano B-17, che tra il 7 novembre del ’42 e il 17 maggio del ’43 compì 25 missioni (numero necessario per il ritorno in patria di un equipaggio) nei cieli tedeschi, sganciando 60 tonnellate di bombe su una quindicina di città e abbattendo 8 caccia nemici (volò per 149 ore e 20mila miglia). Al termine delle incursioni, Morgan e i suoi 12 uomini tornarono negli Stati Uniti abordo del ”Memphis Belle” (ribattezzato così in onore dell’allora fidanzata del capitano, Margaret Polk, originaria della città del Tennesee) per un tour in tutto il paese. Alla fine della guerra, il bombardiere è stato acquistato dalla città che gli ha dato il nome ed esposto su un piedistallo di fronte alla sede della Air national guard; quasi distrutto dai vandali negli anni Settanta, fu restaurato e messo in un padiglione al coperto nel 1987. La storia del ”Memphis Belle” è raccontata in un documentario del ’44 diretto da William Wyler e dal più recente film di Michael Caton-Jones (’90).