Gabriele Nava, Macchina del Tempo, maggio 2004 (n.5), 15 maggio 2004
Dicono che uno dei comportamenti maschili che più infastidiscono il gentil sesso sia l’abitudine consolidata a non domandare mai l’indicazione di una strada
Dicono che uno dei comportamenti maschili che più infastidiscono il gentil sesso sia l’abitudine consolidata a non domandare mai l’indicazione di una strada. Oggi, se le signore non devono più litigare per sporgersi dal finestrino di un’auto in corsa e domandare all’ignaro passante l’indicazione che ponga fine allo strazio di un inutile girovagare, il merito è tutto da ascrivere al sistema satellitare Gps. Il Global Position System (Sistema Globale di Rilevamento della Posizione) è infatti un sistema mediante il quale è possibile rilevare le proprie coordinate geografiche in qualunque punto della Terra ci si trovi, fornendo al contempo, e indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, informazioni precise su posizione, velocità e ora del rilevamento. Progettato dal ministero della Difesa Usa nella seconda metà degli anni Settanta con lo scopo di dotare le proprie forze armate di un sistema per la determinazione della posizione, il Gps si avvale di una costellazione di 24 satelliti Navstar (più tre di riserva), posizionati in tre orbite a circa 20.200 km dalla Terra dal luglio del 1995. Per calcolare la nostra posizione, il ricevitore utilizza il segnale proveniente dai satelliti misurando la nostra distanza da ciascuno dei quattro o più satelliti visibili dal suo punto di ubicazione in qualunque momento, utilizzando un almanacco (calendario astronomico) continuamente aggiornato con segnali correttivi provenienti dai satelliti stessi. Inizialmente il governo Usa, per evitare di offrire ai potenziali nemici uno strumento di localizzazione preciso, impose uno sdoppiamento del segnale: la parte militare era precisa ma criptata, quella civile imprecisa ma in chiaro. Dal 1° maggio 2000, per decreto dello stesso presidente Usa, quella manipolazione è stata rimossa e attualmente il segnale è disponibile a tutti, mentre è allo studio del Parlamento europeo una soluzione autonoma in collaborazione con l’Esa. La precisione dipende dalla complessità del dispositivo di ricezione e dalla configurazione dei satelliti al momento della misura. In linea di massima, l’errore dichiarato per il Gps a uso civile è inferiore ai 5 metri per la posizione orizzontale, 10 metri per la posizione verticale e 100 nanosecondi per il tempo. Ampiamente utilizzato nella navigazione aerea e marittima, ma anche da escursionisti ed esploratori, oltre che per dirigere veicoli di emergenza, coordinare trasporti pubblici, gestire furgoni per consegne e taxi, fungere da antifurto, sincronizzare transazioni finanziarie e reti di distribuzione elettrica, il Gps è oggi disponibile al grande pubblico come ricevitore palmare, orologio da polso, sensore (anche bluetooth), cellulare e car navigator in abbinamento a software di cartografia aggiornabili online. «Preciso e affidabile» commenta Vladimiro Mazzotti, amministratore delegato di E-Motion, uno dei principali distributori di prodotti tecnologici «il Gps è entrato ormai nell’uso comune. Basti pensare che in Giappone tutte le nuove auto in produzione avranno un navigatore satellitare come dotazione di serie». Garmin, NavMan, PalmOne, HP, TomTom, Paradigm Technologies sono alcune tra le marche di riferimento nelle soluzioni di navigazione integrate. Le mappe tridimensionali dettagliate come CityMaps, RoutePlanner, MapSonic o Navtech ci guidano direttamente nel punto di interesse (ristorante, cinema, benzinaio...) con un’assistenza vocale: «Con Destinator3» dice Giorgio Guana, presidente di Distrel «attraverso la funzione Tape on the screen è sufficiente toccare con il pennino un punto della mappa per selezionare l’origine o la conclusione di un itinerario, archiviare la località selezionata come preferita oppure ottenere informazioni sulla posizione. Perdersi è dunque un’impresa». Mentre tra una decina d’anni il sistema Gps di nuova generazione permetterà errori di dieci centimetri nell’individuazione della posizione di un veicolo dando via libera al pilota automatico, condotto sulle strade terrestri direttamente dal satellite. E con l’obiettivo di riddurre a zero gli incidenti! Gabriele Nava