varie, 14 maggio 2004
Tags : Orlando Bloom
Bloom Orlando
• Canterbury (Gran Bretagna) 13 gennaio 1977. Attore • «Legolas nella trilogia del Signore degli anelli, Paride in Troy, Will Hunter in La maledizione della prima luna, Balian di Ibelin ne [...] Le Crociate [...] I film in costume si addicono al giovane Orlando Bloom, classe 1977. Inglese di Canterbury, sex symbol senza artifici [...] al tempo di La maledizione della prima luna diceva che Johnny Depp, la sua controparte in quel film, [...] era un mito. ”[...] lo è per tutti gli attori della mia generazione. Chiedete in giro: è l’attore modello. Lavorarci insieme per tutti quei mesi è stata una lezione impagabile [...] Mi diceva: non correre mai appresso al denaro e ricordati le ragioni per cui hai iniziato a recitare”. Altri modelli professionali? ”Paul Newman, la cui interpretazione in Lo spaccone ha acceso la fiamma della mia passione per la recitazione. Ammiro molto Marlon Brando e Daniel Day-Lewis. Ma anche gli attori di strada che vedevo da ragazzino [...] Da piccolo ero un po’ dislessico e ho studiato malissimo a scuola. [...] mi considero un adrenalina-dipendente. Mi piacciono gli sport estremi, paracadutismo, surfing, motocross. Ma ultimamente mi sono un po’ calmato”. Cosa farebbe se non recitasse? ”Scultura. A scuola era la materia in cui eccellevo, meglio che negli studi teatrali. Mamma mi diceva sempre: continua a scolpire, darling. ancora convinta che un giorno sfonderò. Come scultore”» (’la Repubblica” 24/4/2005). «La rivista ”People” lo ha eletto il giovane attore più affascinante e Hollywood, sempre pronta a inchinarsi agli attori britannici, lo considera l’erede di Douglas Fairbanks, ma anche dell’ironico lestofante Errol Flynn. [...] ”Ho sempre desiderato fare l’attore, scoprire il mondo con i personaggi, viaggiare. Sono orfano di padre, mia madre ha insegnato a me e a mia sorella il piacere dell’arte, della poesia. Lavorerò duro per recitare come i miei attori preferiti, Paul Newman, Edward Norton, Daniel Day Lewis. [...] Io interpreto spesso film piccoli, difficili e continuerò a farli”» (Giovanna Grassi, ”Corriere della Sera” 14/5/2004).