Mirella Serri, "Corriere della Sera Magazine" 13/5/2004., 13 maggio 2004
Il presidente Carlo Azeglio Ciampi legge la mattina presto o la sera molto tardi. Non tollera segni con lapis rossi o blu, né pagine piegate: al massimo scrive qualche appunto a margine con una matita grigio chiaro
Il presidente Carlo Azeglio Ciampi legge la mattina presto o la sera molto tardi. Non tollera segni con lapis rossi o blu, né pagine piegate: al massimo scrive qualche appunto a margine con una matita grigio chiaro. In questo momento tiene sul suo comodino più di un libro: "Miracolo e declino. L’Italia tra concorrenza e protezione" di Giangiacomo Nardozzi; "L’armadio della vergogna" di Franco Giustolisi; "Avventure e amori di Amedeo Guillet" di Sebastian O’Kelly. Inoltre torna spesso a rileggere "La scuola dell’uomo" di Guido Calogero (ne ha una copia donata dallo stesso autore, di cui Ciampi fu allievo all’università di Pisa).