(Simone Hatteston, ཿGuardian newspaper. Traduzione di Gabriella Jacomella, ཿCorriere della sera 11/5/2004. pag. 33)., 11 maggio 2004
Pedro Almodovar, 52 anni, spagnolo della Mancha, regista, all’ultimo festival cinematografico di Cannes con il film ”La mala educacion”, che descrive gli abusi sessuali di alcuni preti insegnanti sugli studenti in una scuola cattolica della Spagna anni ’60: una volta cresciuti, i protagonisti sono un regista gay e un travestito
Pedro Almodovar, 52 anni, spagnolo della Mancha, regista, all’ultimo festival cinematografico di Cannes con il film ”La mala educacion”, che descrive gli abusi sessuali di alcuni preti insegnanti sugli studenti in una scuola cattolica della Spagna anni ’60: una volta cresciuti, i protagonisti sono un regista gay e un travestito. "Ma non è un film autobiografico", assicura il regista, che pure frequentò un istituto religioso. Almodovar racconta che "a scuola mi facevo domande sul senso della vita. A dieci anni avevo espressamente deciso di concedere a Dio un anno per manifestarsi. Non lo fece, arrivai alla conclusione che ero agnostico". Tuttavia non ha rinunciato al concetto di fede: "Ho deciso che la vita è Dio, sì, l’atto di vivere". In chiave religiosa anche il ruolo dei transessuali nei suoi film: "Mi servono da metafora, sono uno schiaffo in faccia all’idea che Dio crei le persone. Quello che fanno è cambiare la loro natura, inserirli in una storia fa mutare tutti gli altri personaggi".