Francesco Specchia, "Libero" 9/5/2004, pagina 11., 9 maggio 2004
Wanna Marchi, nata a Castelguelfo d’Imola nel 1942 da genitori contadini e poverissimi: «Non avevamo né luce né acqua, il cesso era fuori e siccome i libri delle medie costavano 3
Wanna Marchi, nata a Castelguelfo d’Imola nel 1942 da genitori contadini e poverissimi: «Non avevamo né luce né acqua, il cesso era fuori e siccome i libri delle medie costavano 3.500 lire dovetti fermarmi alla quinta elementare». La sua prima vendita a otto anni: «Due orecchini allucinanti, per 1.000 lire, a una mia compagna d’elementari ricca. La maestra disse che avevo un’intelligenza superiore». Poi andò a Milano, a fare la shampista per Vergottini, il parrucchiere delle dive. Altri lavori: l’estetista e la figurinista. Aprì infine una profumeria: «Affittando un tailleur di Armani cercai di ottenere un’esclusiva Lancôme. Mi portai i profumi in negozio, ma la notte stessa mi derubarono». Il marito di allora, oltre a tradirla, la picchiava: «Sicché quando riuscii a infilarmi in una radio per vendere un campioncino d’alghe , mi misi a raccontare la mia vita. Duemilaundici chiamate in un colpo. La gente voleva che gli mandassi qualunque cosa, non importa cosa. Un prete ordinò schiuma da barba per 300 mila lire». A chi le chiede se abbia qualche rimorso risponde: «Forse l’aver rubato delle merendine a scuola».