Piers Brendon, ཿGli anni trenta, Carocci, 2002., 10 maggio 2004
Ernest Hemingway che faceva l’inviato a Madrid, amava trascorrere il tempo con gli uomini delle Brigate internazionali, giunti in Spagna per aiutare i repubblicani
Ernest Hemingway che faceva l’inviato a Madrid, amava trascorrere il tempo con gli uomini delle Brigate internazionali, giunti in Spagna per aiutare i repubblicani. Facendo sfoggio di generosità, li ospitava nella sua camera al primo piano dell’Hotel Florida, offriva loro whisky e prosciutto che tirava fuori dal suo armadio a specchi, e bagni caldi. Li faceva accomodare sulle poltrone rivestite di cretonne, metteva musica col grammofono e non di rado procurava loro delle ragazze. Tuttavia amava esagerare le proprie imprese: per esempio durante l’assedio a Teruel si descrisse nell’atto di mostrare a un giovane soldato come sbloccare con una pietra l’otturatore del fucile. In realtà se ne stava al sicuro con gli altri giornalisti.