Piers Brendon, ཿGli anni trenta, Carocci, 2002., 10 maggio 2004
Il colonnello Wolfram von Richthofen, capo di stato maggiore e anima operativa della legione Condor
Il colonnello Wolfram von Richthofen, capo di stato maggiore e anima operativa della legione Condor. Biondo, capelli a spazzola, pungenti occhi azzurri, amante della disciplina, suonava il flauto ed era un fanatico della forma fisica: tutte le mattine non rinunciava a far ginnastica in camera sua, pur avendo un polmone solo che metteva ancor più a dura prova con le 40 sigarette che fumava ogni giorno. Una volta, mostrò la sua indulgenza permettendo ai soldati di decorare i velivoli con immagini di Topolino (l’icona della legione rappresentava un condor in picchiata con una bomba stretta tra gli artigli). Per premiare i militari, inoltre, fece installare un bordello in una lussuosa villa fuori Vitoria: 20 ragazze (sulla salute delle quali vigilavano costantemente i medici), al prezzo di 100 pesetas intrattenevano per 15 minuti gli ufficiali in camere da letto tinteggiate d’azzurro (i militari di rango inferiore erano accolti invece in stanze più piccole di colore verde). Divertimento degli spagnoli nell’osservare che i tedeschi si recavano al bordello marciando in fila e facendosi avanti uno alla volta "al comando stentoreo di un sergente maggiore".