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 2004  maggio 10 Lunedì calendario

TIRABOSCHI

TIRABOSCHI Luca Bergamo 22 luglio 1963. Direttore di Italia 1 • «Ci sarà un motivo se l´intero mondo degli addetti ai lavori pensa che Italia 1 sia l´unica rete italiana a meritare il marchio di ”fabbrica”. Naufragata qualsiasi speranza su RaiDue, vista RaiTre dibattersi nella vita difficile dei reprobi, alla fine rimane la rete diretta da Luca Tiraboschi a destare curiosità con frequenza superiore a chiunque altro. Lui, il direttore, squaderna un foglio che elenca, nei suoi due anni di gestione, 41 programmi nuovi andati in onda. E´ il doppio rispetto alla media. Tra i 41 ci sono cose che mai gli verranno perdonate, buone cose, dei flop (pochi, anzi forse uno solo, il Superstar di Michelle Hunziker) e notevoli successi. Fabbrica significa che si tirano fuori idee e poi si produce, o che si scelgono buone idee che girano nelle case di produzione e poi si realizzano. Il segreto è nella assoluta laicità progettuale di Tiraboschi. disposto a difendere Bisturi fino a negare l´evidenza, ma allo stesso modo fa ruota di pavone per Le Iene e la Gialappa´s, o per i telefilm di culto come Csi, per non parlare del gioiellino Nip/Tuck. [...] si è laureato in architettura con una tesi su Dario Argento. L´estetica dell´assassino. Il ruolo dello spazio nel disegno cinematografico della Paura. Nella sua fabbrica convivono isole produttive che - se qualcuno desse fuoco alle polveri - darebbero un guaio al giorno: tra Gialappa´s e Iene, [...] Italia 1 è il posto dove negli ultimi due anni si è ascoltata satira cattiva su Berlusconi e maggioranza. Ma è anche la rete dove il direttore del tg, Mario Giordano, è un miliziano molto più efficace di Emilio Fede; dove il programma Lucignolo si butta a indagare un presunto pianeta giovani vellicandone la pretesa perdizione. Senza problemi convivono il reality La fattoria e Invisibili, di Marco Berry, dedicato all´emarginazione più emarginata. Tutto questo non sarebbe possibile senza una amoralità di fondo, e senza che Tiraboschi faccia ricadere su se stesso le tensioni tra i gruppi. Esempio: Giordano si è infuriato per la strepitosa imitazione che ne ha fatto Fabio De Luigi a Mai dire domenica. Quando Tiraboschi viene investito di questo genere di problemi, alza le spalle, chiede perché mai bisogna rovinare tutto quando invece tutto può convivere, gli ascolti arrivano e nessuno, alla fine, si lamenta più di tanto. Nemmeno di Bisturi? Spiega che, in fondo, è un´evoluzione onanista di Stranamore: anche qui una storia d´amore (ma con se stessi), in crisi. ”Ci siamo rifiutati di mandare in onda storie davvero drammatiche, o false, o nate da motivazioni assurde”. Assurde? ”Gente che si sarebbe fatta operare solo per andare in tv”. La fabbrica Italia 1, insomma, funziona perché non ci si pongono troppe domande sul senso unitario di tutto quanto» (Antonio Dipollina, ”la Repubblica” 10/5/2004).