Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  maggio 09 Domenica calendario

Così, adesso, fanno forse un po’ ridere, al Beaubourg, le interminabili code di famigliuole e coppie osservanti e praticanti con neonati e passeggini e infermi che si indrappellano per illustrare ai pupi non Sacre Spine o Sindoni taumaturgiche ma biglietti e vignette fra le più mondane viscontesse e gli attori più avvenenti nell’età del Charleston o dell’Occupazione

Così, adesso, fanno forse un po’ ridere, al Beaubourg, le interminabili code di famigliuole e coppie osservanti e praticanti con neonati e passeggini e infermi che si indrappellano per illustrare ai pupi non Sacre Spine o Sindoni taumaturgiche ma biglietti e vignette fra le più mondane viscontesse e gli attori più avvenenti nell’età del Charleston o dell’Occupazione. Icone di Cocteau e immagini di Céline, Colette, Genet, Radiguet, Maurice Chevalier, circo, guerre, balli, aviazioni dannunziane, dediche, Proust, Laval, Cortot, cabaret, varietà. E oggi si nota soprattutto che Cocteau andava sempre da pessimi parrucchieri, anche quando era accademico; e la sua declamazione poetica era un birignao da «mostro sacro» privo di ironia. Nelle foto si osserva che gli «enfants terribles» erano ancora più magri e smunti dei «ragazzi di vita», mentre le sopracciglia depilate o finte di Orfei e Sfingi sono molto ridicole. Nei film, Jean Marais risulta smorfioso.