la Repubblica, domenica 8 febbraio, 9 maggio 2004
la Repubblica, domenica 8 febbraio Verso Natale e l’Epifania (in quanto feste religiose e turistiche) le cattedrali d’una volta, come Canterbury e Chartres, già mete di enormi pellegrinaggi a piedi, appaiono singolarmente vuote di visitatori, benché a poco più di un’ora da Victoria Station o dalla Gare Montparnasse
la Repubblica, domenica 8 febbraio Verso Natale e l’Epifania (in quanto feste religiose e turistiche) le cattedrali d’una volta, come Canterbury e Chartres, già mete di enormi pellegrinaggi a piedi, appaiono singolarmente vuote di visitatori, benché a poco più di un’ora da Victoria Station o dalla Gare Montparnasse. Mentre le immense file dei turisti devoti stanno in piedi anche per ore e ore davanti a qualunque mostra anche specializzata e settoriale, come Gauguin a Tahiti, Turner a Venezia, gli scritti di Jean Cocteau. E magari hanno già fatto il pellegrinaggio a Bilbao per adorare il Guggenheim. Altro che Racconti di Chaucer, film di Pasolini, poesie di Péguy, marce di potenti e umili credenti, turismo culturale fra navate e vetrate già ”cult”. Forse soltanto un’esibizione di Madonna potrebbe attrarre qui le masse di fedeli e feticisti desiderosi di penitenze, reliquie, ricordini, ex-voto, folle sul sagrato, e miracoli? O corti dei miracoli?