il manifesto, giovedì 15 gennaio, 9 maggio 2004
A questo ultimo aspetto di creatività eccentrica, che costituisce il nucleo forte di un Cocteau meno noto, è dedicato il secondo numero della rinnovata serie dei ”Cahiers Jean Cocteau”, edito da Passage du Marais, per la cura di Brigitte Borsaro
A questo ultimo aspetto di creatività eccentrica, che costituisce il nucleo forte di un Cocteau meno noto, è dedicato il secondo numero della rinnovata serie dei ”Cahiers Jean Cocteau”, edito da Passage du Marais, per la cura di Brigitte Borsaro. Il volume, titolato ”Jean Cocteau: le cirque et le music-hall” (2003, euro 29), raccoglie testi, immagini, documenti rari che testimoniano anche aspetti ormai poco noti del suo universo: dagli allenamenti col pugile Al Brown, che lo scrittore convinse a tornare sul ring, portandolo a riconquistare il titolo di campione del mondo dei pesi gallo, all’esperienza delle canzonette, quando fare canzone significava misurarsi con Ella Fitzgerald, Edith Piaf e Charles Trenet, fino ai numeri dei circensi fratelli Fratellini o alla seduzione del travestito americano Barbette, a cui dedicò un memorabile articolo, pubblicato, nel luglio 1926, sul numero 154 della Nouvelle Revue française.