Severino Colombo, La Macchina del Tempo, maggio 2004 (n.5), 8 maggio 2004
Abaya un lungo mantello con cappuccio di colore nero usato nei Paesi del Golfo Persico. Nasconde interamente il corpo
Abaya un lungo mantello con cappuccio di colore nero usato nei Paesi del Golfo Persico. Nasconde interamente il corpo. Portato anche dagli uomini, è talvolta visto come la versione maschile del velo. Burqa Tipico dell’Afghanistan. Il termine significa ”barriera”. un velo integrale che copre anche il viso e ha come unica apertura la griglia davanti agli occhi. Di diversi colori, il più frequente è l’azzurro. Chador il velo tradizionale nero portato dalle donne iraniane. Foulard un fazzoletto, in genere di seta, da avvolgere intorno al collo o al capo. Il termine è francese, di origine provenzale. Si usava soprattutto nelle campagne, non solo in Oriente. Haik Usato in Marocco e in Algeria, copre il corpo da capo a piedi e può anche nascondere una parte del viso. Quello tradizionale è bianco. Hijaab Dal verbo hajaba, che significa nascondere, indica un ostacolo posto davanti a un oggetto o a una persona. Può essere un velo, ma anche una tenda che separa due spazi. Khimar Termine molto diffuso per indicare il velo. In Egitto è un copricapo che circonda l’ovale del viso e nasconde capelli e collo. Jilbah il termine, usato in un versetto del Corano, per indicare un mantello; si tratta di una tunica che copre tutto il corpo dalla testa fino ai piedi. Niqab è il velo nero che copre in parte o del tutto il volto, lasciando scoperta solo una fessura all’altezza degli occhi. Di solito è nero e in cotone.