Isabella Vergara, La Macchina del Tempo, maggio 2004 (n.5), 8 maggio 2004
Boicottare le Olimpiadi del 2010 in Canada pur di fermare la strage di foche autorizzata dal governo canadese: è una delle iniziative che circa 300 organizzazioni animaliste, riunite nella ”Campagna internazionale a favore delle foche”, stanno progettando contro una «caccia crudele quanto inutile»
Boicottare le Olimpiadi del 2010 in Canada pur di fermare la strage di foche autorizzata dal governo canadese: è una delle iniziative che circa 300 organizzazioni animaliste, riunite nella ”Campagna internazionale a favore delle foche”, stanno progettando contro una «caccia crudele quanto inutile». Migliaia le lettere arrivate sulla scrivania del premier di Ottawa, Paul Martin, con la richiesta di porre fine alla stagione venatoria che dovrebbe portare al massacro di 975 mila foche entro il 2005. «I cacciatori» si legge nella petizione sul sito www.seashepherd.org «armati di mazze illegali colpiscono a morte i piccoli, arpionati di fronte alle madri». Le autorità canadesi, però, fanno sapere che «le pratiche crudeli nei confronti di questi animali sono illegali». Anche se «purtroppo ogni anno le leggi vengono violate». Inoltre, la popolazione delle foche della Groenlandia non è in pericolo, anzi sarebbe quasi triplicata dall’inizio degli anni ’70 (oggi sono più di 5 milioni). L’uccisione dei cuccioli, poi, è proibita dal 1987. Purtroppo, però, il loro pellame rimane molto ambito e numerose sono le infrazioni alla legge: tra il 1999 e il 2002 sono stati condannati 45 cacciatori. Altre informazioni sul sito www.animalieanimali.it, che in Italia si è reso portavoce della protesta.