Oggi, 10 marzo, 8 maggio 2004
Dal punto di vista sessuale fu un’unione appagante? «Dalí si accorse che si era innamorato di Gala perché cominciò a riderle in faccia in maniera isterica
Dal punto di vista sessuale fu un’unione appagante? «Dalí si accorse che si era innamorato di Gala perché cominciò a riderle in faccia in maniera isterica. Riuscì a fatica a contenere quelle esplosioni irrefrenabili per dichiararsi e lei gli prese la mano e più o meno gli disse che l’avrebbe salvato. Dalí ha sempre detto che era impotente anche se ci sono quadri come Il grande masturbatore o certi nudi di Gala che fanno pensare a uno scambio fisico. Per Dalí un artista è una sorta di angelo a cui solo una donna innamorata può metter le ali». «Teorizzava il cledaismo, da Solange de Cleda, la protagonista del suo romanzo Visages cachés scritto nel ’43 e oggi per la prima volta pubblicato in francese. In questa storia in cui l’eroina somiglia alla collezionista Marie Laure de Noailles, lei è oggetto di ”amour fou”, ma ogni pulsione erotica viene sublimata. Dalí era sarcastico di fronte alla numerosa figliolanza di Picasso. ”Sarebbe un non sense tristissimo”, osservava, ”andar per strada e scoprire che il tuo tassista è un pronipote di Leonardo”. Per lui il Dna del genio è unico, non si riproduce e affida solo alle opere la sua speranza di eternità».