Oggi, 10 marzo, 8 maggio 2004
Aveva un grosso problema con la figura paterna? «Sì. Il padre, notaio di Figueras, di cui fece bellissimi ritratti, ostacolò la sua vocazione artistica, ritenendola poco consona alla sua dignità di primo notabile del paese
Aveva un grosso problema con la figura paterna? «Sì. Il padre, notaio di Figueras, di cui fece bellissimi ritratti, ostacolò la sua vocazione artistica, ritenendola poco consona alla sua dignità di primo notabile del paese. E poi Dalí si fece buttar fuori dall’Accademia di San Fernando a Madrid, dove era diventato molto amico di Buñuel e García Lorca, per risposte supponenti e maleducate agli insegnanti. Sputò su un quadro della madre. Ce n’era di che esacerbare il notaio che lo ripudiò quando volle sposare la divorziata Gala, già moglie del poeta éluard. Dalí mi raccontò che quando tornò al suo paese dall’America, negli anni Cinquanta, su una Cadillac e carico di quattrini, la gente mormorava: ”Dio mio, Dio mio, è diventato un boss della droga...”. A Figueras nessuno poteva concepire che si potesse fare una gran carriera con l’arte».