8 maggio 2004
Tags : Vincent. Spadea
Spadea Vincent
• Nato a Chicago (Stati Uniti) il 19 luglio 1974. Tennista. Di origini italiane. "Cresciuto magari un po’ lontano dalle radici antiche quelle di Catanzaro città dalla quale il bisnonno salpò ai tempi del passaporto rosso della quarantena a Ellis Island e dall’abituale accoglienza del primo datore di lavoro la mafia. Sfuggito alle offerte pelose dei boss il bisnonno dal nome dimenticato si sacrificò sino a condurre suo figlio ad una laurea in medicina e quindi la famiglia ad uno standard borghese. Tanto agiato che fosse nostalgia o vocazione Vince sr. il papà del tennista tentò la carriera di cantante. Il giorno in cui fummo presentati si svolse tra noi la seguente conversazione. ”Qualcuno mi dice che lei è stato un cantante. Di che specialità?”. ”Opera”. ”Mi congratulo. E dove ha cantato?”. ”Alla Scala di Milano”. ”Temo che lei si sbagli io sono un vecchio loggionista”. ”Si potrei sbagliarmi. Doveva trattarsi di Parma”. ”Ho la viva impressione Mr. Spadea che al Regio non riuscirebbe a penetrare se non compra un biglietto”. Fu quella la fine della relazione tra Spadea sr. e lo scriba. Ma simile mini-vicenda personale non influenzò la mia simpatia per Vince jr. anche perché mi rendevo conto che il suo indubbio talento era vivamente minacciato da un genitore simile. Già vincitore dell’Orange Bowl una specie di mondiale ragazzi Vince jr. non riusciva ad imporsi tra i grandi probabilmente per quell’insopportabile mitomane che gli stava sempre addosso sinché il figlio stufo marcio non gli chiese di trovargli un coach autentico. E cosa fece allora papà? Si rivolse a Jim Pierce il ben noto padre padrone della povera Mariolona l’omaccione che aveva trascorso una bella vacanza tra le mura di Sing-Sing. Non fu una grande idea né diede grandi risultati. Il povero Vince jr. riuscì nel corso dell´anno a conseguire un record ahilui negativo: 21 sconfitte filate rimaste nell’albo nero dell’Atp. Addirittura incerto se ritirarsi il poveraccio si decise allora ad un pellegrinaggio audace. Bussò alla porta del Dottor Peter Fischer famoso nel bene per aver allattato Sampras e nel male per accertata pedofilia. Era per sua fortuna lontano dall’età scolare e bruttarello per di più Spadea ma il suo coraggio fu premiato. Fischer gli rimontò i pezzi tanto da rimetterlo in circolazione sino ad arrivare di recente ad una vittoria al torneo di Scottsdale e una semifinale nella magna Key Biscane" (Gianni Clerici ”la Repubblica” 8/5/2004).