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 2004  maggio 07 Venerdì calendario

Fabbri Gianni

• Nato a Rimini il 10 luglio 1941, morto a Ravenna il 6 maggio 2004. Imprenditore. «Il re delle discoteche della Riviera emiliano-romagnola [...] proprietario della mitica discoteca ”Paradiso” sulle colline di Rimini. stato lui pioniere della moda delle discoteche come luoghi di divertimento notturno di massa e il ”Paradiso”, per decenni, è stato non soltantoo il luogo di divertimento di giovani e meno giovani, ma anche il palcoscenico e la vetrina di eventi che hanno visto la presenza di big internazionali dello spettacolo, oltre che della politica e della cultura. Inventore e anticipatore di mode e tendenze, Fabbri ha gestito durante gli Anni ’80 anche le discoteche ”Pascià” di Riccione e ”Il Pineta” di Milano Marittima. [...] Terminati gli studi da ragioniere, ha viaggiato e lavorato in Europa per diversi anni, approdando (dal 1966 al 1970) all’Alemagna spa di Milano, dove ha lavorato nel marketing e nelle risorse umane. Ma quel ruolo, ben presto, gli andò stretto: decise quindi di ritornare nella sua Rimini, iniziando a gestire la discoteca ”Paradiso”. Il locale era la villa di famiglia, adattata da sua madre nel 1956 a locale da ballo con orchestra, un luogo di divertimento che poi Fabbri ha trasformato dal 1970 in discoteca. ”Che cosa avrei potuto fare d’altro nella vita - ha ricordato lui stesso nel volume di Giuseppe Bonazzoli I Signori della Notte - se non cercare di trasformare in realtà i sogni della gente?”. Oltre che dalle tante gioie, la vita di Fabbri fu anche segnata da diversi dolori: il maggiore è stato l’arresto, avvenuto nel ’97, in seguito alle accuse di un pentito di essere coinvolto in una storia di droga. Restò in carcere 15 giorni. Nel ’98 seguì la pronuncia di non luogo a procedere e fu poi prosciolto da ogni accusa dalla corte di d’Appello di Milano. Nell’88 restò coinvolto nell’incidente stradale in cui morirono la figlia del venerabile della P2 Licio Gelli, Maria Grazia, e la ”nurse” della donna, la finlandese Sari Makkonen. Nel 2001 ha venduto ai fratelli Buffagni la discoteca ”Paradiso” e nello stesso anno il Comune di Rimini ha deciso di insignirlo del Sigismondo d’Oro - il premio concesso ai concittadini più illustri - per avere contribuito a creare un’immagine nuova della città» (’La Stampa” 7/5/2004).