Varie, 7 maggio 2004
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MOURINHO José Mario (José Mario Mourinho Dos Santos Felisx) Setubal (Portogallo) 26 gennaio 1963. Allenatore
MOURINHO José Mario (José Mario Mourinho Dos Santos Felisx) Setubal (Portogallo) 26 gennaio 1963. Allenatore. Dal 2010/2011 al Real Madrid. Con l’Inter vinse la Champions League 2010, gli scudetti 2009 e 2010, la coppa Italia 2010 ecc. Dal 2004/2005 al settembre 2007 allenatore del Chelsea, che condusse a due successi in Premier League (2005 e 2006), uno in Coppa d’Inghilterra (2007), due in coppa di Lega (2005, 2007) ecc.. Col Porto vinse la Coppa Uefa 2002/2003, la Champions League 2003/2004, i campionati portoghesi del 2003 e 2004 ecc. • « un uomo rigoroso che esulta in maniera scomposta, fa le linguacce e salti scoordinati, per un attimo sembra pervaso da una scossa. Poi rimette il muso [...] un allenatore che ha studiato come un vero secchione per arrivare a gestire una squadra. Da ragazzino ha provato anche a giocare, ma suo padre che selezionava i ragazzi del Vitoria Setubal lo ha stoppato ”non avrebbe potuto vivere di football, era meglio farglielo capire presto”. Invece con il calcio ci campa bene, ci ha messo solo qualche anno in più. [...] Ha iniziato come interprete di Bobby Robson [...] una partenza lenta da sgobbone. passato da traduttore a uomo di fiducia e poi a vice. [...]» (Giulia Zonca, ”La Stampa” 29/11/2004) • Il «più brillante genio della nuova generazione [...] nato nel calcio, subito affascinato dalla professione del padre Félix, allenatore del Vitoria di Setubal, la città d’origine dalla famiglia. Oltre a memorizzare tutto quello che aveva a che fare con il pallone, e a seguire passo per passo la carriera paterna, il ragazzino ”Zé” (diminutivo di José) studiava con avidità l’inglese. Fin da piccolissimo partecipava agli allenamenti del Vitoria, interrompendo le sessioni con le sue corsette in campo, eppure non aveva la stoffa del fuoriclasse. ”L’avrei fatto passare professionista solo se avesse avuto le qualità per diventare un giocatore di buon livello – ricorda papà Felix, – ma mi resi conto che non avrebbe potuto guadagnarsi da vivere giocando. Così abbiamo insistito perché studiasse e si prendesse un diploma”. Col diploma d’insegnante di educazione fisica, ”Zé” s’è presentato nel 1992 all’aeroporto di Lisbona, dove sbarcava Bobby Robson, nuovo allenatore dello Sporting. ”Sono il suo interprete” disse, stringendo la mano dell’ex c. t. dell’Inghilterra. ”Zé è stato con me per sei anni, ma oltre ad essere un ottimo interprete era anche un grande studioso del calcio”, dice Sir Bobby. Che voleva diventare un grande tecnico Mourinho l’aveva già detto al padre, a 15 anni. Ma lo è diventato con Robson, che l’ha voluto sempre con sé, dallo Sporting al Porto (2 volte campione del Portogallo), e nel ”96 al Barcellona. Ormai completata la trasformazione da interprete a vice-allenatore, Mourinho è restato con i blaugrana anche dopo il cambio al vertice del ”97, con l’arrivo di Van Gaal, con cui ha vinto due campionati di Spagna, legittimando il ruolo che i maligni attribuivano solo ad una debolezza di Robson. Nel 2000 ha spiccato il volo, accettando la panchina del Benfica, ma non ha esitato a dimettersi dopo appena 9 partite, per una diatriba contrattuale col presidente Vilarinho. Passato alla Uniao Leiria, l’ha guidata al 5˚ posto nel campionato 2000/01, il massimo nella storia del club. Al Porto dal gennaio 2002, un Porto impantanato a metà classifica, ha pronosticato subito il trionfo per la stagione 2002/03» (Giancarlo Galavotti, ”La Gazzetta dello Sport” 7/5/2004).