Varie, 7 maggio 2004
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Morientes Fernando
• Cilleros (Spagna) 15 aprile 1976. Ex calciatore. Col Real Madrid vinse tre Champions League (1998, 2000, 2002), col Monaco perse quella del 2004. Giocò anche, tra l’altro, con Liverpool (Supercoppa Europea 2005), Valencia, Marsiglia • «Aveva ragione Fernando Hierro e cercò di farlo capire a Florentino Perez. Il 30 agosto 2002 a Montecarlo il Real Madrid vinse la Supercoppa europea battendo il Feyenoord per 3-1. Erano i giorni (e le notti) della trattativa che portò Ronaldo dall’Inter al Real e a far posto al Fenomeno doveva essere Fernando Morientes. El Moro fa parte del gruppo storico dei merengues e così i senatori si ribellarono al progetto di Perez, che prevedeva la sua cessione. Dopo il trionfo sul Feyenoord, la squadra festeggia al Grand Hotel. Verso l’una di notte i giocatori escono dall’albergo per raggiungere una delle più esclusive discoteche del Principato. Non tutti, però. A un tavolino del bar si siedono il presidente Perez e il capitano Hierro; una ventina di minuti dopo arriva anche Raul. È un vero e proprio summit: da una parte la società cerca di spiegare la propria scelta, dall’altra i rappresentati dei giocatori difendono il compagno. Come spesso accade a Madrid, la spuntano i giocatori: Ronaldo arriva, ma Morientes non parte. El Moro, però, viene messo da parte: nella stagione 2002/03 gioca solo due volte da titolare nella Liga. Il suo bilancio complessivo è di 6 gol in 28 presenze tra campionato, Champions e coppa del Re. Fernando capisce che al Real rischia di ammuffire e così decide di andarsene. Lascia Madrid con numeri da cannoniere: 105 gol in 258 incontri della Liga; 13 reti in 32 partite di coppa del Re; 19 gol in 59 sfide europee. Morientes è un centravanti classico, forte di testa, bravo soprattutto in area di rigore. Ha bisogno di un allenatore che creda in lui e che faccia giocare la squadra sulle fasce, favorendo i cross. Didier Deschamps costruisce il suo Monaco in questo modo e Morientes è il centravanti ideale: Giuly e Rothen sono bravissimi a sfruttarne le doti, mentre Prso, l’altra punta pura, accetta di sacrificarsi svariando fuori dall’area. Comincia la stagione della svolta [...] Uno dei più grandi estimatori di Morientes è Fabio Capello, che vinse la Liga nel 1996/97 con il Real e prima di abbandonate Madrid per tornare al Milan consigliò ai merengues un giovane attaccante del Saragozza, che a suo avviso sarebbe diventato molto forte. Quel giovane attaccante era Fernando Morientes, che a Roma e con Capello giocherebbe molto volentieri» (G. B. Olivero, “La Gazzetta dello Sport” 7/5/2004).