Pino Corrias, "Vanity Fair" 13/5/2004 pagina 28., 13 maggio 2004
«L’altra mattina ero giù di corda. proprio depresso. Arrivo qui, e mentre bevo il caffè vedo un muratore, lì fuori, all’angolo, che si carica in spalla un fascio di tubi, 50 chili di ferro
«L’altra mattina ero giù di corda. proprio depresso. Arrivo qui, e mentre bevo il caffè vedo un muratore, lì fuori, all’angolo, che si carica in spalla un fascio di tubi, 50 chili di ferro... Ooohh-issa.. E mentre lo fa, vacilla e canta. Sta cantando: "Brigitte-e-Bardot-Bardot...". Lo vedo e improvvisamente tutto il resto saprisce... C’è solo lui che fatica e canta. Che suda e canta. Di colpo mi sono sentito uno stronzo. Sono andato a salutarlo e a stringergli la mano, a dirgli: accidenti, sei forte, e ho cantato pure io con lui...» (Fiorello).