Il Sole-24 Ore, giovedì 4 marzo, 4 maggio 2004
Eppure, fino solo alla metà degli anni ’90 la Cina era ancora autosufficiente sotto il profilo energetico
Eppure, fino solo alla metà degli anni ’90 la Cina era ancora autosufficiente sotto il profilo energetico. Ma poi il boom dell’economia ha stravolto tutti i vecchi equilibri trasformando nel giro di pochi anni il Paese in uno dei più voraci divoratori di petrolio, gas naturale e carbone del mondo intero. Un dato su tutti: nel 2003, la Cina ha sorpassato il Giappone diventando il secondo consumatore mondiale di petrolio alle spalle degli Stati Uniti: 5,46 milioni di barili al giorno. Consumi in espansione. vero sono solo un pugno (0,03) di barili in più di quelli consumati l’anno scorso dal Sol Levante. Ma gli esperti dicono che il gap tra i due giganti asiatici è destinato a salire rapidamente. Grazie alla continua espansione dell’economia, infatti, nel 2004 la Cina contribuirà per almeno un quarto alla crescita della domanda mondiale di oro nero portando i propri consumi a 5,79 milioni di barili al giorno, prevede l’International Energy Agency (Iea). «Non c’è dubbio. Nei prossimi anni, sarà la Cina a determinare l’evoluzione del mercato energetico mondiale a tutti i livelli: esplorazione, produzione, distribuzione» osserva Eva Chu, economista di Bnp Paribas Peregrine.