Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2004  maggio 04 Martedì calendario

GAZZ

GAZZ Max Roma 6 luglio 1967. Cantante. Autore • «Faccia da cinema, espressiva e ineluttabilmente ironica» (Gino Castaldo, ”la Repubblica” 4/5/2004) • «[...] alle spalle una gavetta da bassista poliedrico (ha suonato in formazioni punk, jazz e pop in giro per mezza Europa) [...] fonde con originalità stili diversi [...]» (Alberto Dentice, ”L’Espresso” 25/2/1999) • «Un eccellente pedigree musicale e tutte le carte in regola per emergere, a cominciare dalla capacità di scrivere canzoni di qualità, a cavallo tra pop inglese e tradizione nostrana. [...] strumentista, nel ruolo di bassista di un’infinità di gruppi romani e non soltanto romani. Buona parte della giovinezza [...] l’ha trascorsa all’estero con la famiglia, tra Londra, Parigi e Bruxelles, dove ha studiato contrabbasso e ha intrapreso la professione di musicista. Solo nel ’91 è tornato a Roma e nella sua nuova casa ha allestito un minuscolo studio di registrazione allo scopo di mettere a punto le tecniche apprese e farsi strada nell’ambiente musicale italiano. Dapprima trova lavoro come bassista di un gruppo di rhythm and blues, poi compone colonne sonore per film indipendenti, infine, dopo diversi tentativi, ottiene dalla casa discografica Virgin la chance di pubblicare un album solista, svelando una capacità che ha sempre tenuta nascosta: saper cantare assai bene le canzoni che scrive. Il disco, intitolato Contro un’onda del mare, vende poco ma viene notato dalla critica (in particolare il singolo Quel che fa paura) che comincia a seguire con attenzione questo raffinato debuttante. Di lui si accorge anche Franco Battiato, che decide di fare qualcosa di pratico per aiutare Max, invitandolo ad aprire i suoi concerti con un breve set acustico. Così anche le grandi platee che frequentano i concerti del cantante catanese s’incuriosiscono ascoltando le stravaganti composizioni di questo musicista che non nasconde il suo debito di riconoscenza nei confronti di Sting, suo importante punto di riferimento ed esempio. Anche Sting, infatti, ha saputo splendidamente conciliare il ruolo di bassista e quello di cantante. [...]» (Stefano Pistolini, ”L’Espresso” 5/11/1998).