La Stampa, venerdì 12 marzo, 3 maggio 2004
L’infanzia e l’adolescenza a sgranocchiare pannocchie, «el formentòn». L’ha raccontato bene Daniele Vimercati, in un libro molto bello, Vento del Nord!, l’unico in cui Bossi abbia accettato di raccontarsi a fondo
L’infanzia e l’adolescenza a sgranocchiare pannocchie, «el formentòn». L’ha raccontato bene Daniele Vimercati, in un libro molto bello, Vento del Nord!, l’unico in cui Bossi abbia accettato di raccontarsi a fondo. La nostalgia della campagna, un mondo perduto per sempre, Cassano Magnago come la via Gluck, i capannoni al posto delle coltivazioni. lì, forse, la frattura da cui nasce la Lega. Lui piccolo teppista, gli scherzi, le cattiverie: una volta con la sua banda «pisciammo dentro il serbatoio» di un motorino, e poi gli danno fuoco. Correva forte. A 14 anni, dalle parti di Gallarate, incontra il velocista Ottolina e lo sfida: «Ero emozionato, scattai come una molla. Fino a 60 metri gli tenni testa, poi mi lasciò indietro. Mi diede cinque metri, non di più». Chissà se è vero.