Varie, 30 aprile 2004
GOTTARDO
GOTTARDO Luciano Padova 20 agosto 1940. Ex comandante generale dei Carabinieri (dall’aprile 2004 al luglio 2006) • «Primo comandante generale dell´Arma nella storia della Repubblica che viene dai ranghi dei carabinieri. [...] Per i più Gottardo è sinonimo di ”ufficiale serio, preparato e gran lavoratore”, forse ”pignolo e introverso”, di sicuro ”un problema per chi si era abituato ai palcoscenici e a fare la prima donna”. Dicono che quando passa in rassegna i reparti ”controlla anche la virgola”. E quando visita le caserme, i comandanti dicono: ”Ho subìto la visita di Gottardo”. La sua carriera è una storia di conquiste importanti messe a segno con piccoli passi. A cominciare dagli esordi quando Gottardo, classe 1940, padovano, entra nell´Arma non dalla porta principale, cioè l´Accademia, ma dalla Scuola di guerra di Civitavecchia, frequentata per tre anni dopo la laurea e la leva nell´Arma come ufficiale di complemento. Dopo i comandi territoriali e regionali, è a Roma proprio negli anni in cui si discute la riforma storica dell´Arma, quella che la libera dall´ombrello dell´Esercito e la fa diventare forza armata autonoma. Dal ’96 al ’99 comanda la Scuola ufficiali, poi l´Ufficio coordinamento delle forze di polizia al Viminale e la divisione Unità mobili. Dal 2002 è comandante interregionale della Pastrengo a Milano, la poltrona che fu del generale Carlo dalla Chiesa» (Claudia Fusani, ”la Repubblica” 30/4/2004). «Equilibrato, incisivo nel comando, riservato, ma non schivo. Chi conosce il generale di corpo d’armata Luciano Gottardo o ne è stato uno dei collaboratori descrive così il nuovo comandante dei carabinieri. [...] ha cominciato la carriera nel ’61 da sottotenente. Dopo aver comandato un plotone del battaglione ”Friuli Venezia Giulia” e vinto un concorso straordinario, nel ’63 è entrato in servizio permanente effettivo. Assegnato alla tenenza di Roccella Jonica (Reggio Calabria), dal 1973 al 1976 ha comandato la compagnia ”Porta Monforte” di Milano. a quegli anni, tra i più difficili nella storia della città, che risale il legame con Milano. Il 17 aprile 1975 i carabinieri della ”Monforte” respinsero l’assalto alla caserma di via Fiamma di un gruppo di manifestanti che protestavano per la morte dello studente Claudio Varalli, ucciso il giorno prima da un neofascista. Durante gli scontri, poco lontano, in corso XXII marzo, un automezzo dei carabinieri investì e uccise il panettiere Giannino Zibecchi. A Milano Gottardo tornerà nel ’92, come vice comandante della Regione carabinieri Lombardia, e due anni fa, come comandante interregionale. Ha anche diretto il gruppo di Genova, il battaglione Lazio e la regione carabinieri Marche. Nella formazione professionale del generale Gottardo ha avuto un’importanza decisiva l’incarico al ministero dell’Interno dove, tra il ’99 e il 2001, ha diretto il primo servizio dell’ufficio di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia. L’esperienza è stata determinante quando, per primo in Italia, il comando interregionale di Milano (Gottardo lo guida dall’aprile del 2002) ha dovuto gestire il raggruppamento tecnico, logistico e amministrativo» (Giuseppe Guastella, ”Corriere della Sera” 30/4/2004).