Leo Huberman, ཿStoria popolare degli stati Uniti, Einaudi., 29 aprile 2004
La California si popolò soprattutto grazie alla corsa all’oro: nel 1850 lo Stato ospitava 92mila persone, che in dieci anni diventarono 379mila
La California si popolò soprattutto grazie alla corsa all’oro: nel 1850 lo Stato ospitava 92mila persone, che in dieci anni diventarono 379mila. Si trattava di gente di diversissima provenienza: "Prendete un pizzico di uomini d’affari della Nuova Inghilterra, seri, scaltri, energici, dagli occhi pacati, mescolateci marinai gaudenti in quantità, una banda tenebrosa di avanzi di galera e di tagliagola australiani, una spruzzata di desperados messicani e della frontiera, un gruppo di gagliardi uomini dei boschi, qualche giocatore di professione, smerciatori di whisky. E dopo averci gettato dentro una folla promiscua di negozianti falliti, amanti disillusi, pecore nere, commessi di tessuti alle prime armi e minatori di mestiere da tutte le parti del globo, agitate la miscela, insaporite forte con febbre dell’oro, cattivi liquori, faraone, rouge-et-noir, risse, imprecazioni, pistole, coltelli, danze e scavi. Avrete qualcosa che si avvicina a ciò che era la società californiana dei primi tempi" (Charles Beard, "The Rise of American Civilization", 1933).