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 2004  marzo 25 Giovedì calendario

Maria De Filippi Questa la devi raccontare. «Parliamo di tanti anni fa. C’era uno strano rapporto fra i due

Maria De Filippi Questa la devi raccontare. «Parliamo di tanti anni fa. C’era uno strano rapporto fra i due. Lei era la presidente della Camera. Lui era il suo consulente. Una sera lei venne a cena da noi». Foularino e tailleurino? «Come al solito. Io risposi con la massima provocazione: mi misi un vestito da collegiale tutto blu abbottonato fino al collo, con il colletto bianco. Maurizio rimase colpito e rideva. Io poi gli facevo le facce e facevo anche la cretina. Davo corda alla Pivetti fingendo grande interesse per le cose che diceva. Raccontava che faceva footing con le guardie intorno, e io a chiederle: ”A che ritmo va?”. Oppure dicevo a Maurizio: ”E tu non corri mai?”». Ti vesti più da collegiale? «Ho smesso di fare l’imbecille». Che cosa ti disse Maurizio, dopo la cena? «Che ero un’imbecille, appunto. Ma si era divertito». Parliamo di Paola Barale. Se uno psicologo, in una trasmissione televisiva, avesse ammiccato a un vecchio pettegolezzo e ti avesse fatto le domande che ha fatto il dottor Mazzullo a Paola Barale a ”Domenica in”, tu che cosa avresti risposto? «Avrei risposto esattamente come la Barale. Ma mi sarei domandata anche il perché della domanda. Chi l’aveva ispirata? Era una domanda che arrivava da questo psicologo o da qualcun altro? E come mai uno squallido pettegolezzo metropolitano vecchio di quattro anni arrivava in tv? E perché proprio di domenica nello stesso orario in cui il mio siparietto in ”Buona Domenica” dà una legnata alla concorrenza?». C’è qualche altro pettegolezzo che ti ha fatto arrabbiare? «Sono diventata una iena quando ho scoperto che dicevano che avevo fatto una società con Barbara Palombelli per controllare i parcheggi romani». Cosa ci sarebbe stato di male? «Che tutti pensavano fosse un’operazione di suo marito e di mio marito». Ce l’hanno con te? «Senti: io non tiro cocaina, non sputtaneggio in giro, non rubo. Eppure mi becco questo pettegolezzo. Sai che ti dico? Me lo becco e chissenefrega».