Sette, 25 marzo 2004, 25 marzo 2004
Maria De Filippi Meno male. «Non possiamo considerare deficienti sette milioni di telespettatori che guardano Panariello»
Maria De Filippi Meno male. «Non possiamo considerare deficienti sette milioni di telespettatori che guardano Panariello». L’audience non è un sistema per stabilire l’intelligenza di un programma. «Dico solo che in quei sette milioni ci sono letture diverse». La televisione trash esiste? «Quest’anno i programmi non sono belli e il nervosismo è dilagante. Cinque reality show più o meno simili: inevitabilmente vincerà chi urla di più, chi insulta di più». Quali programmi preferisci che tuo figlio non guardi? «Quando ho scoperto che guardava ”Bisturi” per vedere le tette, ho cercato di fargli cambiare canale. Mi spiace che guardi le tette di una che se le vuole rifare». I programmi che non ti piacciono? «Quello della D’Eusanio. Ma lei è brava. Al posto di Cucuzza farebbe il 40 % di ascolto». Voi vivete in funzione dell’Auditel. «Be’, alle 10 di mattina ci precipitiamo tutti a vederli. Un punto in meno ti può rovinare la giornata. Ai tempi di ”Missione impossibile” fu dura. Fece il 13 per cento e ci rimasi male. Maurizio era direttore di Canale 5». Dopo quattro settimane l’ha chiusa. «Io l’ho saputo dal telegiornale». Eri arrabbiata? «Ero dispiaciuta, ma lo era pure lui». Il marito che chiude il programma della moglie. «Non poteva non farlo. Se io non fossi stata sua moglie forse non mi avrebbe chiuso. Ma era un conflitto di interessi troppo evidente». La quarta puntata aveva fatto il 20 per cento. «Poco. Sostituivamo ”Stranamore”. Io dovevo fare il 27. Dopo quella tranvata sono stata ferma due anni prima di riprovarci con ”C’è posta per te”. Ero terrorizzata»