Vanity Fair, 1 aprile 2004, 1 aprile 2004
Faccio presente a Gibson che la suora è stata accusata di avere rappresentato gli ebrei in modo molto negativo
Faccio presente a Gibson che la suora è stata accusata di avere rappresentato gli ebrei in modo molto negativo. «Io so perché le danno della nazista», mi risponde. «Perché l’ebraismo moderno vuole attribuire alla chiesa cattolica la responsabilità dell’Olocausto. Ma questa è una menzogna». Parliamo del Concilio. E, specificamente, del documento che ha riconosciuto a tutti i cristiani, anche quelli al di fuori della chiesa di Roma, «il diritto di essere chiamati cristiani, fratelli dei cattolici». Ma lui, gli faccio notare, crede in una chiesa più antica. Quella che a me, protestante, riserverebbe l’inferno. «Non c’è salvezza al di fuori della chiesa cattolica», dice, dopo una lunga pausa. «Io a questo ci credo. Prenda mia moglie. una santa, una persona molto più degna di me. Solo che appartiene alla chiesa anglicana. Prega, crede in Dio, conosce Gesù. E lo so, non è giusto che non si salvi, perché è migliore di me. Ma se lo stabilisce la mia Chiesa, io lo accetto». Peter Boyer