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 2004  marzo 23 Martedì calendario

Mentre una parte di Hamas sfamava gli orfani dell’Intifada, altri uomini di Yassin avevano scelto come copertura il nome di Ezzedin al-Qassam, un religioso siriano che negli Anni Trenta aveva firmato i delitti di assassini noti come «la mano nera»

Mentre una parte di Hamas sfamava gli orfani dell’Intifada, altri uomini di Yassin avevano scelto come copertura il nome di Ezzedin al-Qassam, un religioso siriano che negli Anni Trenta aveva firmato i delitti di assassini noti come «la mano nera». A loro toccava immergersi in una guerra grandiosa e abominevole per trasformare in un inferno la Striscia di Gaza. Nel ’93, l’anno di Oslo, l’anno delle grandi speranze, cominciarono a programmare come dischetti vuoti le anime dei volontari della morte. la fase orribile in cui si rende astratto un uomo, il nemico, lo si allontana: ecco è diventato una sagoma. Lo si può uccidere senza un fremito di rimorso. Colpivano non più nei Territori ma in Israele: ecco israeliani, dicevano quei cadaveri, tutto ormai per voi è come Gaza, non avete più scampo. Sono i tempi di Yahya Ayyash, studente di elettrotecnica, un Raskolnikov palestinese che aveva suggerito ai dirigenti di Hamas di usare le bombe umane: «La vita è l’unico bene di cui disponiamo a profusione, usiamola per colpire». Settanta morti e trecento feriti furono il bilancio dell’«ingegnere» prima che un telefonino imbottito di esplosivo lo trasformasse, lui che usava le vite degli altri con tanta indifferenza, suo malgrado in un «martire». Hamas non è una turba di fanatici ottusi, non è una replica mediorientale degli assassini del Gia algerino. Il massacro certo è per loro un atto di emancipazione, scatena mostruose forze motrici. Ma sanno cogliere le occasioni politiche, hanno imparato dagli sciiti di Hezbollah l’arte della dissimulazione, hanno offerto al «diavolo sionista» anche la tregua se serviva la causa. Arafat li lascia fare, condanna a parole ma non blocca i loro fondi, li guarda ogni sera lanciare i loro proclami in tv. troppo debole o anche lui rientra nei disegni degli zeloti di Allah? Domenico Quirico