L’Indipendente 18/04/2004, 18 aprile 2004
«Sul tavolo da lavoro ho pochi oggetti: il calamaio, la penna, alcuni fogli di carta, la mia fotografia
«Sul tavolo da lavoro ho pochi oggetti: il calamaio, la penna, alcuni fogli di carta, la mia fotografia. Che fronte spaziosa! Cosa mai diventerà questo bel giovane? Ministro, Re? Guardate il taglio severo della bocca, guardate gli occhi. Oh, quegli occhi pensosi che mi fissano! Talvolta provo una viva soggezione e dico: sono proprio io? Mi dò un bacio sulle mani pensando che sono proprio io quel giovane, e mi rimetto a lavorare per essere degno di lui». Zavattini si presentò così sul suo primo libro ”Parliamo tanto di me” (1931). Scrittore, sceneggiatore, giornalista, pittore: le sue attività furono numerose. Sceneggiò, tra gli altri, ”Sciuscià” di De Sica, Oscar speciale (1947), e ”Ladri di biciclette”, stesso regista e altro Oscar speciale, come miglior film straniero (1949). Fece radio e tv: per la prima scandalizzò sillabando ”cazzo” a ”Voi ed io, punto e a capo” (Radio Uno 1976-1978), per la seconda sceneggiò il ”Ligabue” con Flavio Bucci (Rai 1 1977). Giornalista, nel 1936 si iscrisse all’Ordine, ma Angelo Rizzoli lo licenziò. Venne quindi assunto da Mondadori come direttore generale dei periodici e del settore Walt Disney, per cui realizzò alcune storie di ”Topolino”. Nato a Luzzara (Reggio Emilia) nel 1902, morì a Roma nel 1989.