Cosina Arturi, Macchina del Tempo, maggio 2004 (n.5), 24 aprile 2004
Tecniche colturali In genere le rose prosperano su tutti i terreni ricchi e ben drenati, a eccezione dei substrati sabbiosi o troppo compatti e argillosi
Tecniche colturali In genere le rose prosperano su tutti i terreni ricchi e ben drenati, a eccezione dei substrati sabbiosi o troppo compatti e argillosi. Amano il caldo e crescono più rigogliose se vengono piantate a distanza da altre specie vegetali. Vanno concimate, preferibilmente con letame bovino, o comunque con un concime organico. Tutte le specie di rosa crescono rigogliose se sottoposte a regolare potatura. La loro moltiplicazione, nella maggior parte dei casi, avviene per innesto a gemma, praticato su un portainnesto riprodotto da seme o da talea. Tutte le rose devono essere disinfettate frequentemente per difenderle da malattie e parassiti. Innesto L’innesto è una delle tecniche più utilizzate per la riproduzione delle piante. Dopo aver pulito il tronco (1) si dovrà scegliere il ramo da innestare. Nel praticare l’innesto si deve cercare di non lacerare i tessuti. Praticare un’incisione a forma di T (2) di larghezza pari a 1-2 cm e di lunghezza di 2-3 cm. Sollevare con delicatezza i lembi dell’incisione (3) e infine inserire il ramo nella fessura (4). Assicurarsi che le zone del cambio siano a stretto contatto tra di loro e legare con delicatezza con l’aiuto di rafia o di appositi cerotti (5) facilmente reperibili in commercio. L’innesto si può praticare su diversi tipi di piante: arboree, arbustive ed erbacee. Potatura La potatura è l’operazione più importante per la vita e la fioritura delle rose. Quando è bene eseguita, ne corregge la forma, stimolando la vegetazione e influendo sulla fioritura. Vanno eliminati i rami secchi o danneggiati dal gelo. Il periodo migliore (fatta eccezione per le rampicanti) è dal 15-20 gennaio al 15-20 marzo. Mai potare durante i mesi freddi.