Macchina del Tempo, maggio 2004 (n.5), 24 aprile 2004
ROMA - Mentre su Marte, lo scorso marzo, il rover Opportunity trovava le prove dell’esistenza, in passato, di un mare salato, sulla Terra si stava già pensando a come sfruttare le risorse disponibili sul Pianeta rosso e sulla Luna (nei disegni a destra la costruzione di un’ipotetica base lunare)
ROMA - Mentre su Marte, lo scorso marzo, il rover Opportunity trovava le prove dell’esistenza, in passato, di un mare salato, sulla Terra si stava già pensando a come sfruttare le risorse disponibili sul Pianeta rosso e sulla Luna (nei disegni a destra la costruzione di un’ipotetica base lunare). L’incontro ”Movimento di terra movimento su Marte”, organizzato a Roma dal Comamoter, associazione italiana dei Costruttori Macchine movimento terra, in collaborazione con Cnr e Alenia spazio, ha fatto il punto sullo stato del programma europeo Aurora che prevede, entro il 2030, di portare su Marte macchine robotizzate capaci di svolgere operazioni di scavo, estrazione e costruzione d’impianti per produrre energia. L’Italia si impegna a ottimizzare le tecniche operative delle macchine di movimento terra e a renderle adatte ad ambienti con basse temperature e gravità diversa.