Varie, 24 aprile 2004
VITAGLIANO
Costantino Milano 10 giugno 1974 • «La celebrità di Costa si deve in parte ai tatuaggi, agli occhi azzurri, alle tante storie d’amore, ai muscoli. E poi gli anelli, le catene da cui al posto del crocifisso pende una lama, la camicia aperta sul torso abbronzato, le scarpe con le borchie, i bracciali, gli occhiali scuri con i brillantini. Ma il segreto è altrove: Costantino seduce. Piace. Conquista. Sottomette. Gioca. Soggioga. Insomma: Costa sa come fare, e questo le e li fa impazzire. Spiega Maria De Filippi, paziente con la mezza Italia che non sa: ”Il mio gioco si chiama Uomini e donne. L’anno scorso c’era una ragazza sul trono, Lucia, e trenta ragazzi che la corteggiavano. Costantino era il più scafato, e il più sgarbato. Subito disse a Lucia: non mi piaci. Le accarezzava i capelli ma non le sorrideva. Le faceva un complimento e una critica. Il pubblico femminile lo odiava, eppure ne era attratto. Non so bene il motivo, temo sia perché ogni donna pensa: con lei fa così, ma con me sarebbe diverso. Lui, avanti con il suo metodo: una carezza e uno schiaffo”. Costantino, è così che si conquistano le donne? Sono usciti libri che si intitolavano così, di Marinetti dicevano novant’anni fa che non sbagliasse un colpo ma era Marinetti, oggi come si fa? ”Diciamo pure una carezza e dieci schiaffi. Essere sinceri sempre; tanto le donne capiscono se le prendi in giro. E sono loro che scelgono. Per questo quando tradiscono ti fanno così male”. Alla fine, racconta la De Filippi, Lucia sceglie Costantino. Lui le chiede un bacio. ”Poi le dice: mi spiace, non ho sentito niente, ti confermo che non mi piaci. Una cosa mai vista: reginetta in lacrime, pubblico indignato. Così decido, per la serie di quest’anno, di mettere in trono Costantino, e trenta ragazze a corteggiarlo. Molte sembrano sue varianti femminili, scollate, truccate, provocanti. In finale va una di loro, Veronica, insieme con Alessandra, che invece è riservata, carina, sobria, ma come Costantino è volitiva, sfuggente, a volte scostante. E’ lei la prescelta. Tutto il pubblico tifa perché vendichi le donne, negandosi. Invece dice sì. Comincia una storia d’amore”. E poiché in Italia talora la tv coincide con la vita l’amore di Costa e Alessandra vive davanti alle telecamere. Quattro ore di riprese al giorno. Entra in scena un altro demiurgo, il marito di Maria: Maurizio Costanzo invita Costantino a Buona Domenica e supera la Rai. Dall’altra parte Bonolis risponde portando una sua ex, Giulia, già valletta di Amadeus e ”letteronza” a Mai dire gol . Scenata di gelosia di Alessandra. Altri passaggi tv: C’è posta per te, Tutte le mattine. E poi in Rai, da Fabio Fazio. [...] ci sono due fiction pronte per Costantino, una storia d’amore per la Rai, un’altra per Mediaset, Come sposare un calciatore . Costa è il calciatore. ”Gli amici con cui giocavo a calcio da piccolo sono quasi tutti in galera, o appena usciti. Qualcuno non c’è più. Sono nato a Milano in via Tommei 3, nelle case popolari dietro viale Molise, dove vivono i miei genitori e dove passo una volta la settimana, a lasciare i panni da lavare e a trovare Babe, la mia boxerina albina. Mamma si chiama Rosa, e mi ha molto sostenuto in questa avventura, mi consiglia, sta dalla mia parte quando litigo. Papà si chiama Orazio, è una guardia giurata. Siamo di San Martino valle Caudina, provincia di Caserta. Io ho fatto le medie e due anni di tecnico industriale al Feltrinelli. A 16 anni sono andato a lavorare al bar di mio zio, in piazza Cordusio. Tra i clienti c’erano Paolo Rossi e Jannacci che mi hanno chiamato nel loro locale, il Bolgia umana. Non come attore; lavavo i bicchieri. Ho fatto un po’ di tutto, tranne il gigolo. Spogliarellista. Elettricista. Fitting, indossatore cui disegnano addosso i costumi da bagno. Ragazzo immagine nelle discoteche. Modello”. Velino a Viperissime , esordio tv, una trasmissione di Antenna 3 in cui due giornaliste mimavano Striscia la notizia. Cantante in La sai l’ultima con Natalia Estrada, ”cantavamo in italiano cover un po’ taroccate, Light my fire diventava Vuoi essere mia?”. Valletto di Luciana Littizzetto a Quelli che il calcio. ”E’ stato bello lavorare con il signor Fazio, il signor Teocoli, la signora Ventura. Sono stati tutti molto buoni con me. Poi è arrivata Maria”. Racconta Maria De Filippi che ”da duro e impossibile, con Alessandra lui è diventato tenero, disponibile. Li portiamo a Cortina e ad Agadir, li filmiamo in hotel a 5 stelle e mercatini etnici. Baci su baci, in diretta. Un Beautiful nostrano. Abbiamo pensato di metterli vicini pure sul lavoro, però non sapevamo quale fargli fare. Abbiamo provato con una palestra: lui istruttore, seminudo, lei alla reception, in divisa. Poi finalmente sono arrivati i guai. Costa ha successo, comincia a fare serate in discoteca, le donne lo cercano, lo vogliono, lo tentano. La telecamera riprende, poi noi mostriamo le immagini ad Alessandra. Primo litigio. Spuntano gli ex. Oltre a Giulia, Lilla, che è stata a lungo la fidanzata di Costantino e anche sua socia d’affari: gestiva il parcheggio di una discoteca. E Costa ha una elle tatuata su una spalla: forse sta per Lilla, forse per Lele Mora, il suo agente, cui è molto legato. Il pubblico odia Lilla perché interferisce nella coppia ma Costa la difende: guai a chi gli tocca Lilla, di cui tiene la foto sul comodino. Alessandra è gelosissima e gli chiede di toglierla, invano. Poi entrano in scena gli ex di lei. Karim Capuano, uno dei protagonisti de La talpa. Dalla copertina di Novella 2000 rivela: ho avuto una storia con Alessandra. Lei nega, lui crede a lei...”. Un Truman show in cui il protagonista non è vittima ma complice. Un matrimonio in cui la vera suocera è la tv. Le madri sono un po’ preoccupate ma non interferiscono. Costantino piace a tutte, settantenni, coetanee, ragazzine. L’Italia che legge Verissimo, Chi, Vip, Eva Tremila, lo vede in copertina tutte le settimane. L’assedio è impressionante. Lui incassa 10 mila euro a serata. Per fare cosa? ”Niente. La gente viene in discoteca per vedermi, salutarmi, stringermi la mano. Oppure giocare con me a Uomini e donne. Da grande vorrei fare il presentatore. Una volta ho chiesto a Maria di sostituirla, la share è passato dal 21 al 31. Ma devo ancora imparare molto da lei”. Come per Taricone, in cui il Foglio di Ferrara vide il simbolo di un modo di essere spiccio, franco, antintellettualistico, malandrino, impunito, vincente, anche Costa ha i suoi ammiratori in basso e in alto. Chiedono notizie di lui ai suoi demiurghi Liliana Cavani, Carlo Freccero, Rosi Greco, Annamaria Bernardini de Pace. ”Non solo i rotocalchi, anche Panorama mi ha dedicato sette pagine, nel tentativo di dimostrare che è tutto fasullo. Hanno dovuto ammettere che è tutto vero”. ”Ho pochi amici. Il mio agente, il signor Lele Mora. Daniele, un collega più giovane. Non è un mondo facile, il modello è un lavoro duro, le agenzie ti impongono anche sei casting al giorno, e alla fine magari scelgono gli stranieri. L’Italia è piena di bei ragazzi. Io avevo qualcosa dentro. Mi mancava solo la parola. Ora me l’hanno data”. Gli portano una lista di nomi per gli autografi. Alcuni, con frase affettuosa. Costantino è molto gentile con tutti. bello di una bellezza non esattamente tormentata ma neppure banale, e non è antipatico. Cattolico. ”Né di destra né di sinistra”. Alessandra sembra molto innamorata, mentre lo aspetta fuori dal camerino del teatro Parioli. I due hanno già quindici fan club e una piccola folla in perenne attesa sotto casa, a Milano, in viale Monza. Si vedrà chi tra la vita e la tv è destinata a prevalere» (Aldo Cazzullo, ”Corriere della Sera” 24/4/2004).