(Andrea Manzella, ཿla Repubblica 20/4/2004), 20 aprile 2004
Diego Manzocchi, pilota da caccia che prestava servizio nell’aeroporto di Cameri, presso Novara. Il 29 settembre 1939, non sopportando l’idea che fosse finita la storia d’amore con una fanciulla di Marsiglia, decollò con il suo aereo da caccia ultimo modello e puntò deciso verso l’aeroporto della città francese
Diego Manzocchi, pilota da caccia che prestava servizio nell’aeroporto di Cameri, presso Novara. Il 29 settembre 1939, non sopportando l’idea che fosse finita la storia d’amore con una fanciulla di Marsiglia, decollò con il suo aereo da caccia ultimo modello e puntò deciso verso l’aeroporto della città francese. Là pensarono si trattasse di un antifascista in cerca di esilio e avvertirono subito Roma (con cui i rapporti erano un po’ tesi perché stavano cercando di non far scendere gli italiani in guerra al fianco di Hitler). Interrogato, i gendarmi non gli credettero finché non arrivò la ragazza a confermare tutta la storia del Manzocchi.