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 2004  aprile 21 Mercoledì calendario

Nel 1925, sulla rivista "La Révolution surréaliste" comparve un appello in cui si sosteneva che «gli obblighi sociali hanno fatto il loro tempo

Nel 1925, sulla rivista "La Révolution surréaliste" comparve un appello in cui si sosteneva che «gli obblighi sociali hanno fatto il loro tempo... I signori assassini cominciano: se vuoi la pace, prepara la guerra... Non abbiamo paura di confessare che invochiamo la catastrofe. La catastrofe? Sarebbe la continuazione di un mondo in cui l’uomo ha dei diritti sull’uomo... Restituite alle campagne soldati e carcerati. La vostra libertà? Non c’è libertà per i nemici della libertà. Non saremo complici dei carcerieri. Aprite le prigioni, sciogliete l’esercito...». Pochi mesi dopo apparvero in successione: "Lettera ai rettori delle Università europee", invitati a trovare «la grande legge del cuore»; una "Lettera di supplica al Dalai Lama, chiamato «Papa dello spirito vero»; una "Lettera di supplica al Papa", in cui gli si dichiarava «guerra»; una "Lettera alle scuole di Budda" («Anche noi, come voi, rifiutiamo il progresso: venite ad abbattere le nostre case») e infine una "Lettera ai primari dei manicomi": «I pazzi sono le vittime per eccellenza della dittatura sociale... Il manicomio è paragonabile al bagno penale...Noi reclamiamo che questi forzati della sensibilità vengano liberati...». L’autore era Antonin Artaud