Varie, 21 aprile 2004
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Lagos Ricardo
• Santiago (Cile) 2 marzo 1938. Politico. Ex presidente del Cile (2000-2006) • «Già ministro dell’Educazione e dei Lavori pubblici. Nel 1973, dopo il golpe di Pinochet, Lagos va in esilio negli Stati Uniti. Ritorna tre anni dopo, con un incarico delle Nazioni Unite. La sua carriera politica inizia nel 1986 quando in un’intervista dice con forza che il Paese ne ha abbastanza della repressione violenta di Pinochet. [...] “Il presidente Allende mi chiese di essere il suo ambasciatore a Mosca. Non ci sono mai arrivato perché il Congresso, dove Allende non aveva la maggioranza, non ha approvato la nomina. Ed è per questo che sono Presidente. Se fossi stato a Mosca sarei rimasto in esilio. Invece sono tornato nel mio Paese nel ’78 con un incarico delle Nazioni Unite. Nel 1986 quando lasciai l’Onu, fui arrestato dalla polizia, altri miei amici furono arrestati da un’altra polizia e morirono. Un mese di prigione. Ci furono forti pressioni dei ministri degli Esteri europei al nostro ministro, durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite gli dissero che dovevo essere rilasciato altrimenti non lo avrebbero ricevuto. Si aprì la porta della prigione”» (Ludina Barzini, “Corriere della Sera” 7/4/2004) • «[...] è un sopravvissuto. [...] era sulla lista degli obiettivi da eliminare della polizia segreta di Augusto Pinochet. Avrebbe dovuto morire nel 1986, nei giorni della repressione seguita a un fallito attentato contro Pinochet: si salvò solo perché la polizia arrivò ad arrestarlo prima dei servizi segreti. Dal 2000 [...] è presidente del suo Paese. Lascerà la Moneda [...] con due risultati importanti alle spalle: una forte crescita economica (il Pil 2004 è cresciuto del 6% rispetto all’anno precedente) e la fine dell’immunità per Pinochet. [...]» (Francesca Caferri, “la Repubblica” 25/10/2005).