Varie, 21 aprile 2004
AGLIANA Maurizio
AGLIANA Maurizio Prato 26 novembre 1967. Body-guard. Uno dei quattro italiani rapiti dai ribelli iracheni nell’aprile 2004 • «Angelo della protezione civile, uno che ha scavato con le unghie per tirare fuori i feriti dai terremoti d´Italia. E poi volontario sulle ambulanze della Misericordia di Prato. Body-guard dei vip, scelto da Arnold Schwarzenegger, Silvester Stallone, Jean-Claude Van Damme e le sorelle Williams nelle loro escursioni in Toscana. E poi, più modestamente, addetto alla security nei locali da ballo della Versilia. Infine, per una stagione breve, vicepresidente di un circolo di An. [...] Robusto, alto quasi due metri, “buono come il pane” dicono gli amici. Di lui si conosceva quest´altalena tra la monotonia quotidiana, volontario e buttafuori, e le giornate di gloria accanto alle star e sul fronte delle calamità naturali. L´altra vita di Maurizio è lo schiaffo che le immagini di quattro rapiti in Iraq tirano in faccia alla sorella Antonella, seduta nel salotto della sua villetta: “Quello è Maurizio” sbianca la giovane donna. “Che avrebbe lavorato all´estero l´ho saputo da lui solo dieci giorni fa. E´ un incubo” racconterà più tardi. [...] Tre anni carabiniere a Roma, tra i 17 e i 20 anni. Poi il ritorno a Prato. Dal 1981 volontario della Misericordia dove è capoguardia, buttafuori nelle discoteche, guardia del corpo. I suoi ultimi clienti prima la soubrette Seredova e poi il calciatore Adriano in gita Firenze. Ma in questi anni Maurizio Agliana – “Manone” lo hanno soprannominato - ha anche frequentato la Epts, la Executive protection training school di Livorno, dove molti ex militari si addestrano per svolgere missioni delicate all´estero nel campo della sicurezza. Il trampolino di lancio verso il lavoro di cui lui, schivo, riservato, diceva a monosillabi. [...] “Lui è fatto così”, spiega il padre Carlo. “Se una cosa va raccontata con tre parole, Maurizio riesce ad usarne solo mezza. E inseparabile dal suo cane, che non poteva che essere un rottweiler”, riesce per un attimo a sorridere l´uomo. “Era partito domenica 4 aprile. ‘Vado in Iraq con la mia squadra’ mi aveva detto la sera prima. Inutile chiedergli di più. Lo abbiamo chiamato venerdì quando abbiamo saputo degli italiani rapiti. ‘Tutto bene’ mi ha risposto”» (Maurizio Bologni, “la Repubblica” 14/4/2004).