ཿla Repubblica 13/4/2004;, 13 aprile 2004
«Vedevo una grande intelligenza e una grande eleganza che si esercitavano su quei campi, usando la palla come su una scacchiera puoi usare le pedine, spostandole, preparando uno scacco matto in cinque mosse, ed è quello che poi mi ha portato alla insana passione
«Vedevo una grande intelligenza e una grande eleganza che si esercitavano su quei campi, usando la palla come su una scacchiera puoi usare le pedine, spostandole, preparando uno scacco matto in cinque mosse, ed è quello che poi mi ha portato alla insana passione. Mi è rimasta dentro l´idea di questa tela di ragno, nella quale devi avvolgere, con l´intelligenza e il movimento l´avversario, finché fai scacco. Questo era il gioco per me, splendidamente arricchito dalla vera battaglia, che era il serve and volley, dove il ragno andava avanti, e allora acchiappava la preda, anziché aspettare: bellissimo» (quando Giuliano Amato si appassionò al tennis).